In seguito alla promulgazione di una legislazione anti-fumo nel marzo del 2006, in Scozia si è registrata una riduzione della frequenza di malattie respiratorie anche in segmenti di popolazione non esposta occupazionalmente a fumo di tabacco ambientale.
Lo hanno evidenziato Daniel Mackay e collaboratori della sezione di
Salute pubblica dell'Università di Glasgow, i quali hanno studiato i
dati amministrativi degli ospedali scozzesi per identificare tutti i
ricoveri per asma, avvenuti tra il gennaio del 2000 e l'ottobre del
2009, di pazienti con età inferiore ai 15 anni. I ricercatori hanno
così evidenziato come, prima che la legge smoke-free fosse varata, le
ospedalizzazioni per asma fossero aumentate con un tasso medio del 5,2%
per anno; dopo l'implementazione delle nuove norme relative al divieto
di fumare nei luoghi pubblici, invece, si è calcolata una riduzione
media del tasso delle ammissioni pari al 18,2% per anno rispetto a
quello del 26 marzo 2006. Tale diminuzione, sottolineano gli autori,
era evidente nei bambini in età prescolare e scolare. Utilizzando
modelli aggiustati di regressione binomiale negativa, infine, non si
sono infine rilevate interazioni significative tra i ricoveri
ospedalieri per asma e il gruppo d'età, il genere, la residenza urbana
o rurale, la regione, il quintile dello status socioeconomico.
N Engl J Med, 2010; 363:1139-45
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