Pneumotorace spontaneo e pratica del calcio |
Scritto da Prof. Albino Rossi | |
domenica 20 maggio 2012 | |
Domande: ho un figlio di 17 anni che gioca a calcio e lo pratica da quando aveva 7 anni. Circa 6 mesi fa' durante un allenamento ha accusato un piccolo dolorino alla spalla: all'ospedale gli hanno diagnosticato un pnx spontaneo di piccola entita' dopo la radiografia, e' stato due giorni all'ospedale e' si e' riassorbito solo stando a riposo senza terapie. Quest'anno due mesi or sono ha accusato di nuovo il dolorino durante l'allenamento al calcio, l'ho riportato di nuovo in ospedale: gli hanno diagnosticato di nuovo un piccolo pnx riassorbitosi di nuovo da solo stando a riposo. Le mie domande sono:
Pneumotorace spontaneo Da quanto riferito suppongo che il pneumotorace abbia interessato lo stesso emitorace, quindi il secondo episodio era una recidiva. Infatti dopo il primo episodio si possono avere recidive in media nel 30% dei casi e dopo la prima recidiva una ulteriore recidiva nel 62% dei casi. E’ possibile che la causa sia a livello polmonare per la presenza di bolle parenchimali o blebs (piccole bolle sottopleuriche), non certo da attribuire all’attività sportiva di per se stessa. Dal momento che il pneumotorace è guarito nelle due occasioni spontaneamente, senza alcun intervento sinfisante la pleura (sinfisi della pleura parietale con quella viscerale), è possibile possa verificarsi una ulteriore recidiva. La possibilità di recidiva è comunque possibile. Nell’eventualità di recidiva il mio consiglio è quello di un intervento chirurgico con asportazione delle bolle o blebs con pleurectomia (togliere la pleura parietale) per creare una sinfisi che impedirà la formazione di ulteriori pneumotoraci da quel lato. Stesso discorso se si dovesse verificare una pneumotorace nell’altro emitorace. Comunque , dopo pneumotorace spontaneo, anche in presenza di piccole bolle o blebs di entità contenuta (< 1 cm) l’idoneità per l’attività sportiva del calcio può essere prevista, in quanto la eventuale formazione di un pneumotorace spontaneo non comporta pericolo di vita immediato. L’interessato potrà avvertire dolore e, conoscendo la situazione di base, la diagnosi può essere fatta, o sospettata, personalmente e prendere gli opportuni provvedimenti. Le attività sportive ad alto rischio, quindi da escludere assolutamente, sono l’attività subacquea, l’attività in alta quota in solitaria (oltre i 3000 metri); queste attività possono essere fatte solamente se è stata eseguita una pleurectomia bilaterale. Sono situazioni a rischio, quando sono evidenti bolle polmonari o blebs, o dopo un pneumotorace, sport da combattimento (pugilato, taekwondo, judo, ecc), sport con contatto importante (hockey su ghiaccio, rugby, foot-ball americano, ) sollevamento pesi, paracadutismo, aviazione sportiva. |
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