Domande: ho un figlio di 17 anni che gioca a calcio e lo pratica da quando aveva 7 anni. Circa 6 mesi fa' durante un allenamento ha accusato un piccolo dolorino alla spalla: all'ospedale gli hanno diagnosticato un pnx spontaneo di piccola entita' dopo la radiografia, e' stato due giorni all'ospedale e' si e' riassorbito solo stando a riposo senza terapie. Quest'anno due mesi or sono ha accusato di nuovo il dolorino durante l'allenamento al calcio, l'ho riportato di nuovo in ospedale: gli hanno diagnosticato di nuovo un piccolo pnx riassorbitosi di nuovo da solo stando a riposo.

Le mie domande sono: 

• allenandosi o giocando a calcio e' possibile che si verifichino questi casi di pnx?
  
• c'e' qualche causa specifica?
  
• premesso che il ragazzo e' fermo dall'attivita' sportiva da due mesi e dovrebbe riprendere a inizio stagione, fra 3 mesi, possiamo stare tranquilli alla ripresa delle attivita' o si verificano altri casi ? cosa mi consigliate ?

In seguito alla promulgazione di una legislazione anti-fumo nel marzo del 2006, in Scozia si è registrata una riduzione della frequenza di malattie respiratorie anche in segmenti di popolazione non esposta occupazionalmente a fumo di tabacco ambientale.
 

Finiti, ahinoi mestamente, i Campionati del Mondo di calcio, spente le televisioni e le speranze ci accingiamo a guardare i nostri giovani che si affannano sui campi, spesso con prestazioni molto elevate.

Potrebbe sorgere, spontanea, la domanda: quanto è diffusa l’allergia tra i calciatori?

 - Attilio Turchetta - Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma

Nel polmone si realizza lo scambio dei gas respiratori, ossigeno e anidride carbonica, per mezzo di un’adeguata distribuzione del flusso ematico polmonare e dell’aria ventilata e di un’ottimale diffusione dei due gas tra il compartimento ematico e quello aereo.  Il risultato è...

- Antonio Todaro - articolo pubblicato in Sport & Medicina n.6 Nov./Dic. 2002

(scarica l'articolo completo)

L’attività subacquea viene effettuata prevalentemente per lavoro, per diletto o per attività sportiva agonistica.Nel campo del lavoro subacqueo gli operatori vengono annualmente sottoposti a esami e test particolari, codificati in opportune linee guida, atte a tutelare la salute del lavoratore.

Tra le linee guida più avanzate sono comprese quelle australiane, neozelandesi e norvegesi.
In Italia, nel campo sportivo si seguono le disposizioni della Federazione medico-sportiva, che prevede l’applicazione della valutazione fisica riservata agli atleti agonisti.

Per quanto concerne l’apparato respiratorio, le indagini richieste prevedono, oltre l’esame clinico del torace, una semplice spirometria. Ma può una spirometria essere sufficiente a monitorare e a valutare tempestivamente una funzione polmonare sollecitata da un’attività sportiva così complessa e particolare, soprattutto quando coesistono condizioni come l’asma bronchiale o il tabagismo? 

- Pier Luigi Di Napoli - articolo pubblicato in Sport & Medicina n.5 Sett./Ott. 2002

(scarica l'articolo completo)

Il test da sforzo cardiopolmonare è uno strumento unico per mettere a puntoi limiti e i meccanismi della tolleranza all’esercizio fisico. Nel caso di un bambino, poi, lo sforzo fisico è un test gradito e poco invasivo, è ripetibile e simula quel movimento che è caratteristica fondamentale dell’età pediatrica. 

- Attilio Turchetta - articolo pubblicato in Sport & Medicina n.4 Lug./Ago. 2002

(scarica l'articolo completo)

Come cambiano la meccanica ventilatoria e gli scambi gassosi nel polmone sotto sforzo?

L’apparato respiratorio è sollecitato ad aumentare la ventilazione (VE): da una condizione di riposo, VE aumenta fino a oltre 25 volte, da circa 6 l/min a 150 l/min e più. 

- Antonio Satta - articolo pubblicato in Sport & Medicina n.3 Mag./Giu. 2002

(scarica l'articolo completo)

La terapia farmacologica nell’atleta asmatico deve comportare, come in ogni individuo asmatico, il più alto rapporto beneficio terapeutico/rischio eventi avversi. 

- Albino Rossi e Antonio Todaro - articolo pubblicato in Sport & Medicina n.2 Mar./Apr. 2002

(scarica l'articolo completo)

 Nel sito dell'Istituto Superiore di Sanità è presente un "dossier Fidippide"- elaborato da due epidemiologi e avallato da tre medici dello sport- che raccomanda l'abolizione dello screening per l'apparato respiratorio perché inutile. Poiché in Medicina dello Sport lo screening dell'apparato respiratorio si basa esclusivamente sulla spirometria, è questa che deve essere considerata "inutile"?

Abbiamo rivisto le Linee Guida Internazionali per capire...