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V Congresso Nazionale SIP Sport resoconto PDF Stampa E-mail
Scritto da Dott. Giuseppe Fiorenzano   
sabato 13 novembre 2010
Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Pneumologia dello Sport (SIP Sport),
 
"Polmone, esercizio e sport: dalle basi scientifiche alla pratica clinica”
si è svolto nei giorni 11 e 12 novembre nella splendida cornice del Convento di San Girolamo dei Gesuati a Ferrara, Responsabile Scientifico Annalisa Cogo, Presidente della SIP Sport.
 
Dopo il saluto iniziale di Annalisa Cogo, del rappresentante della FMSI Consigliere Nazionale Ieracitano a nome del Presidente Maurizio Casasco, e del Presidente dell’ della A.Na.S.Me.S. (Associazione che riunisce gli specialisti in Medicina dello Sport dell’Università di Chieti), Levino Flacco, i lavori congressuali sono iniziati con una sessione dedicata aSport e disabilità”.  

(si possono scaricare gli abstracts cliccando sul nome del Relatore; i Soci possono scaricare le relazioni dall'Area Riservata)


Moderati da M. Faina, dell’ Istituto Scienza dello Sport di Roma, M. Bernardi e F. Egidi, dell’ Università di Roma hanno illustrato rispettivamente le problematiche riguardanti la fitness aerobica degli atleti con disabilità locomotoria e i limiti di normalità dei dati spirometrici degli atleti paralimpici.

La prima giornata è stata conclusa dalla Lettura Magistrale di G. Miserocchi, dell’ Università di Milano-Bicocca, molto apprezzata dall’ uditorio per il livello scientifico e per la brillante esposizione. Il titolo era “Polmone e attività fisica nel XXI secolo”, e si è trattato di un ampio excursus sui vari aspetti della funzione polmonare in corso di esercizio fisico: dalla valutazione di un eventuale ruolo limitante la prestazione da parte della funzione respiratoria, alle problematiche riguardanti lo scambio gassoso a riposo e durante esercizio, sia al livello del mare, sia in alta quota. Sono stati inoltre illustrati gli aspetti riguardanti i muscoli respiratori e la loro funzione in varie situazioni. 


La seconda giornata è stata aperta dalla sessione dedicata ad Asma e BPCO, moderata da M. Milanese, della Pneumologia di Savona, e da Alberto Durigato, della Pneumologia di Treviso.

C. Schiraldi (Padova) ha illustrato i controversi rapporti esistenti tra asma e nuoto: infatti da una parte il nuoto ha le caratteristiche di uno sport adatto per gli asmatici, per il tipo di esercizio e per il modo nel quale è impegnato l’ apparato respiratorio; d’ altro canto continuano ad accumularsi segnalazioni sui rischi connessi alla presenza nelle piscine di fattori irritanti l’ apparato respiratorio, quali il cloro e le cloramine.

R. Torchio, pneumologo dell’ Ospedale di Orbassano (TO), si è occupato delle problematiche riguardanti l’ asma e gli sport invernali. Infatti l’ iperventilazione di aria fredda e secca che si verifica nel corso di molti sport invernali è particolarmente rischiosa per la possibilità di indurre l’ asma da sforzo.

R. Saporiti (Università di Genova) ha trattato il teme dei consigli pratici e terapeutici, affrontando anche il delicato tema della prescrizione dei farmaci anti-asmatici negli atleti, dato che molti di essi sono soggetti a limitazioni a causa delle normative antidoping. La seconda parte della sessione era dedicata al ruolo dell’ esercizio fisico nella BPCO.

A. Chetta, dell’ Università di Parma, si è soffermato sui meccanismi fisiopatologici che provocano la dispnea e la limitazione all’ esercizio nella BPCO. Si tratta infatti dei fattori principali che condizionano le attività quotidiane e la qualità della vita di questi pazienti.

E. Clini, dell’ Università di Modena e Reggio Emilia, ha trattato la terapia farmacologica e non farmacologica nella BPCO, soffermandosi sul ruolo complementare svolto dai farmaci e dagli interventi di tipo riabilitativo basati sull’ esercizio fisico. Questi ultimi sono stati validati da molti studi controllati e svolgono quindi un ruolo insostituibile nella terapia di questi pazienti. 

La sessione successiva sui muscoli respiratori è stata moderata da A. Cogo, dell’ Università di Ferrara, ed Albino Rossi (Pavia).

G. Scano, dell’ Università di Firenze, ha illustrato le notevoli sollecitazioni alle quali sono sottoposti muscoli respiratori in corso di attività fisica, tali da giustificare una parte significativa del consumo di ossigeno globale. Tale fenomeno si verifica anche nei soggetti normali, e raggiunge valori particolarmente elvati nei pazienti con malattie respiratorie come la BPCO, spiegando in parte la limitata capacità di esercizio di questi pazienti.

A. Satta, pneumologo dell’ Ente ospedaliero Cantonale di Lugano (CH), si è occupato di un altro argomento piuttosto controverso: il possibile ruolo dell’ allenamento dei muscoli respiratori al fine di migliorare la capacità di prestazione, sia nell’ atleta, sia nei pazienti con patologie respiratorie.


La sessione conclusiva del mattino, moderata da A. Turchetta, pneumologo-pediatra dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, è stata dedicata al tema dell’ attività fisica nell’ ipertensione polmonare.

F. Parisi (Roma) ha presentato l’ esperienza clinica effettuata presso lo stesso Ospedale pediatrico di Roma nel trattamento dei bambini affetti da questa grave patologia, che solo da pochi anni ha presentati dei progressi terapeutici tali da rappresentare un’ alternativa rispetto al trapianto bi-polmonare.

G. Valli, dell’ Ospedale “Grassi” di Roma, si è soffermato sugli aspetti fisiopatologici e diagnostici del test da sforzo cardio-polmonare nei pazienti con ipertensione polmonare. 

La sessione del pomeriggio, moderata da L. Casali, docente di Pneumologia dell’ Università di Perugia, e M. Schiavon, Responsabile Medicina dello Sport ULSS 16 di Padova, è stata dedicata al Polmone in Ambienti Speciali.

A. Cogo ha parlato degli aspetti fisiopatologici della funzione polmonare in alta quota, sottolineando quanto sia sottile il confine che in quest’ ambiente ai limiti delle capacità funzionali dell’ apparato respiratorio, divide l’ adattamento fisiologico dalla compersa di eventi patologici.

E. Garbella (Centro Extreme, Scuola S. Anna e CNR di Pisa) si è soffermata sulle valutazioni clinico-funzionali necessarie per definire la fitness respiratoria dei soggetti che intendono dedicarsi all’ attività subacquea. Tale tipo di attività comporta un notevole impegno per l’ apparato respiratorio e dei rischi potenziali per i portatori di patologie polmonari: pneumopatia bollosa, asma, BPCO.

L. Pratali (cardiologa del CNR di Pisa) ha presentato le molteplici applicazioni dell’ ecografia in un settore che fino a pochi anni fa era considerato del tutto precluso all’ impiego degli ultrasuoni. Infatti il riscontro delle cosiddette “comete” agli ultrasuoni è in grado di svelare la presenza di edema a livello polmonare e tale metodica può essere utile anche in ambienti speciali (edema polmonare da alta quota o in corso di immersione).

A conclusione del congresso si è svolta una breve sessione di comunicazioni, nella quale il gruppo di A. Cogo (Ferrara) ha presentato la sua esperienza relativa all’ attività fisica nei pazienti con BPCO, con una metodica che consente di indirizzare la pratica dell’ esercizio fisico di questi pazienti anche a domicilio, utilizzando un metronomo per garantire un livello adeguato di attività; il gruppo di M. Ferrari di Verona ha illustrato una metodologia di valutazione funzionale dei pazienti con BPCO che integra i tradizionali metodi (walking test, spirometria, ecc.) con valutazioni che esplorano vari aspetti della capacità muscolare, utilizzabili nella valutazione preliminare e dopo cicli di riabilitazione; il gruppo della Fisiopatologia Respiratoria di Cava de’ Tirreni ha presentato un protocollo di riabilitazione respiratoria che si sta sperimentando nei pazienti con Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) per sottolineare i possibili impieghi dell’ esercizio fisico in campo riabilitativo anche in patologie differenti dalla BPCO.

Per tutta la durata del congresso la sala è stata piena di uditori attenti ed interessati, come è stato testimoniato dalla vivacità delle discussioni che hanno caratterizzato tutte le sessioni. La scelta dei temi, dei relatori, ed il clima informale che ha caratterizzato l’ evento, hanno costituito, a giudizio di coloro che hanno avuto modo di prendervi parte, gli elementi chiave del successo della manifestazione. 

Abbiamo intervistato per la nostra webTV alcuni Relatori per saperne di più su  argomenti di attualità nel campo della pneumologia dello sport. (clicca qui)

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